Gruppo dei ministri straordinari della Comunione
Il termine "Ministro" nel suo significato letterale deriva dall’espressione latina "minus stare": "essere l’ultimo" e quindi "essere al servizio degli altri".
Ed è esattamente ciò che intende la Chiesa quando si riferisce a coloro che sono chiamati a svolgere questo servizio, presente nella nostra comunità di S. Chiara da quando nel gennaio del 1973, il santo Papa Paolo VI istituì il "Ministero straordinario della Comunione eucaristica" per dare la possibilità di comunicarsi a tutti coloro che lo desiderano, specie a quelli impossibilitati da età o malattie di partecipare direttamente alle celebrazioni.
Per la Chiesa, il ministro straordinario della comunione è un battezzato laico, uomo o donna, cui è affidato in maniera straordinaria il servizio liturgico della distribuzione della comunione eucaristica:
- durante la messa, in ausilio al celebrante, specie in caso di assemblee particolarmente numerose (a S. Chiara, indossando una semplice croce in legno per l’identificazione del suo servizio);
- fuori dalla messa, agli ammalati ed agli anziani impossibilitati a partecipare alle celebrazioni comunitarie. Nel portare la comunione agli anziani ed ammalati, non manca la lettura di un passo del Vangelo, la parola di Dio che ci aiuta a creare momenti di fraternità, carità ed evangelizzazione in stretta comunione con la Comunità parrocchiale.
e in aggiunta, per S. Chiara
- durante le celebrazioni funebri, in ausilio del sacerdote durante la messa e per la benedizione del feretro.
Il mandato ai ministri straordinari, dopo un corso di formazione, è conferito dal parroco con l'autorizzazione del vescovo, per un periodo di tempo determinato (di solito tre anni), rinnovabile anche più volte.